Tutto quello che devi sapere per andare al lavoro in bicicletta.

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ECCO I CONSIGLI DI UNA SUPER ESPERTA IN MOBILITÀ CICLISTICA, ILARIA FIORILLO DI @milano_in_bicicletta

di Dora Marraffa

Settembre, andiamo. È tempo di buoni propositi. Ecco, allora, perché non fare un proponimento davvero importante per il benessere della nostra vita e delle nostre città: scegliamo la bici per andare al lavoro. Ma da dove cominciare, quale bici scegliere, come equipaggiarci

A guidarci, punto per punto, in questa risoluzione di saltare in sella per raggiungere il posto di lavoro è una vera esperta in mobilità ciclistica: Ilaria Fiorillo. Il volto sempre sorridente e le gambe sempre sui pedali di @milano_in_bicicletta, è un vero punto di riferimento su Instagram per gli amanti della bicicletta, neofiti e non.

Ilaria racconta nei suoi post e nelle sue stories il lato bello della bici, sulla base del principio che più persone vanno in bici, meno auto ci sono in giro. Più belle e vivibili sono le nostre città. Dunque, se vuoi essere anche tu quella “persona in bicicletta in più”, come dice Ilaria, segui i suoi consigli.  

 

Come scegliere la bicicletta.

Prima di tutto, ti serve una bicicletta. Averne una ti dà già un bel vantaggio, ma se non ce l’hai e soprattutto non hai una minima idea di quale modello si adatti alle tue esigenze, in più non sai nulla di freni, ruote, raggi… Ecco qualche semplice dritta per orientarti. 

Scegli la bicicletta in base al tipo di bike to work

  • Bike to work a corto raggio, vale a dire tra i 3 e i 7 km, all’interno della stessa città o paese. In questo caso, ti serve una city-bike, assolutamente a ruote larghe se devi muoverti nei centri storici con una pavimentazione a pavè come a Milano o a sampietrini come a Roma. Con le marce, se sul tuo cammino ti aspettano delle salite ardite; senza, invece, se vivi in pianura.
  • Bike to work a medio raggio, ossia a partire dai 7 km, al di fuori della propria città o comune, per esempio dall’hinterland a Milano o viceversa. Per questo tipo di itinerari, in base all’età e all’allenamento, puoi scegliere la e-bike (che è una gran bella comodità) oppure una bici di media gamma con le marce.
  • Bike to work ad ampio raggio. Se devi fare un primo tratto in bici, poi prendere il treno e, infine, fare un altro tragitto in bici per raggiungere il tuo posto di lavoro, la tua bici è senza ombra di dubbio la pieghevole

Ora, sia che tu abbia la tua bici, sia che te ne compri una nuova di zecca, sia che pensi di noleggiarla magari per un periodo di rodaggio iniziale per vedere come ti trovi, tieni a mente questa raccomandazione sulla quale Ilaria è davvero perentoria: la bici deve funzionare bene. “Soprattutto all’inizio del tuo bike to work, assicurati sempre che tutto sia assolutamente a posto, altrimenti, è un attimo che ti passa propria la voglia perché ti stanchi, ti stressi… insomma ti dici chi me lo fa fare?”. E il buono proposito finisce di nuovo nel cassetto dei sogni mai realizzati. E, invece, no, è davvero un peccato rinunciarci perché i vantaggi di andare in bici sono tanti. Leggi fino in fondo l’articolo per sapere quali sono.

 

Come non sudare. 

Il modo migliore per arrivare con la bici impeccabili al lavoro è non mettere nulla sulle spalle. Quindi no allo zaino. “I carichi - suggerisce Ilaria - facciamoli portare alla bici”. Sì dunque ai portapacchi e alle borse laterali, in particolar modo ai modelli che si staccano e si trasformano in zaini, tanto più se nella stagione calda dobbiamo portarci dietro anche il cambio. No, ovviamente al cestino se dobbiamo trasportare il Pc. Ovviamente, se non vogliamo proprio fare nessuna fatica, la regina della comodità che ti garantisce di arrivare al lavoro sempre in perfetto ordine è la bici elettrica. Scopri qui tutti i vantaggi della e-bike

 

Cosa ti serve per equipaggiarti in modo corretto e funzionale.

Innanzitutto, in base al Codice della strada per poter circolare la tua bicicletta deve essere obbligatoriamente dotata di campanelloluci anteriori, luci e catarifrangenti posteriori, catarifrangenti sui pedali e laterali. Il casco non è obbligatorio, ma è vivamente raccomandato. Così, come per sentirsi più sicuri è meglio indossare scarpe comode (“…mettiamo i tacchi nella borsa laterale per cambiarci in ufficio”, come suggerisce Ilaria). Per non sporcarsi, invece, sono molto utili il parafanghi e il copricatena. E, se piove all’improvviso, è sempre lungimirante portare con sé un poncho e un pantalone antipioggia. 


Che strada fare in bicicletta. 

Non fare assolutamente la stessa strada che hai sempre percorso in tram o in auto, a meno che non sia perfetta e comoda anche per la tua bici. Altrimenti, sarebbe un grave errore: rischi di scoraggiarti e di mollare dopo due giorni la bici in garage. Ilaria consiglia di prenderti il tempo per valutare un percorso alternativo, più veloce, più comodo (magari senza pavè). Il tragitto, sì, potrebbe essere più lungo ma meno trafficato. Informarti naturalmente se ci sono ciclabili che finora hai ignorato. E, soprattutto, verifica se puoi raggiungere la tua sede di lavoro passando per un parco. Certo, può essere che allunghi un po’ la strada, ma ne guadagni in benessere. “Vuoi mettere arrivare al lavoro ben ossigenati e rigenerati dai profumi degli alberi piuttosto che intossicati dai gas di scarico!”.

 

Perché scegliere di andare al lavoro in bici. 

E già. È proprio qui che il sorriso di Ilaria si accende, quando inizia ad elogiare tutti i vantaggi di andare al lavoro in bici. È più economico perché risparmi (che visti i tempi, non è poca cosa); non inquini; arrivi prima di chi si muove in auto e, soprattutto, ti carichi di energia e hai molta più reattività rispetto al collega automobilista, già stressato alle 9 del mattino per essere rimasto bloccato un’ora nel traffico. Insomma, sei più felice e anche la città e la Terra sono più felici. E sopra a ogni altra motivazione questo è davvero l’incentivo più importante. 


Come fare manutenzione alla bici.

Ma solo se la bicicletta è perfetta si pedala che è una gioia. Dunque, per andare in bici senza stress e in piena sicurezza, ricordati sempre di far controllare la tua bici dal meccanico ogni 3/4 mesi. Molto più di frequente è però opportuno verificare che la catena sia ben oleata, che i freni siano a posto e che le ruote siano ben gonfie. “Queste - spiega Ilaria - vanno gonfiate almeno una volta alla settimana, per evitare le forature. Soprattutto in città, dove è facile trovare vetri e chiodi, e in particolar modo se fa caldo, rischi di bucare più facilmente se le ruote sono sgonfie”. 

Nell’attesa che in ogni comune sorga un Ufficio Biciclette che si prenda cura dei ciclisti urbani, inizia tu il cambiamento: scegli di andare al lavoro in bici e, perché no, scegli la bici anche per accompagnare i tuoi bimbi a scuola. Ne guadagnerai in tempo e in felicità per te, per loro e per tutti noi. 

Per avere altri suggerimenti o curiosità e, soprattutto, per scoprire tutte le sfaccettature del bello della bici, segui Ilaria su @milano_in_bicicletta





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